La poesia per il poeta Paul Celan non è alcun luogo concreto sulla carta geografica dell’immaginario e della mente dell’uomo. Essa è, piuttosto, come un meridiano: una linea ad un tempo verissima e inesistente che indica una direzione attraverso molti territori.
A Celan ho dedicato anni di studio e la mia tesi alla triennale in filosofia della comunicazione, l’ho ritrovata e la lascio qui, a beneficio di chi cerca di approcciarsi a uno dei giganti della letteratura mondiale.
Negli ultimi anni l’attenzione verso Celan è cresciuta esponenzialmente, in Italia brillano in tal senso i libri di Camilla Miglio e di Giuseppe Bevilacqua.