Fino al 1982 la mafia non esisteva per la legge. Erano stati uccisi a decine tra magistrati, giornalisti, forze dell’ordine e uomini politici. Ma le sentenze, quando e se arrivavano erano sempre uguali: assoluzione per insufficienza di prove.
Dopo la metà degli anni ottanta un piccolo gruppo di magistrati e poliziotti riuscì ad assestare colpi durissimi all’organizzazione criminale, mettendo a punto leggi importanti come quelle sui pentiti e sulla confisca dei patrimoni mafiosi.
Sono morti quasi tutti anche loro per il loro coraggio e la loro determinazione.
Lo Stato risponde con impegno e con durezza, vara la legge che prevede con l’art. 41/bis il carcere duro per i mafiosi. La mafia ancora una volta reagisce con la strategia stragista nel ’93.
Da allora fino ad oggi l’Italia della mafia ha vissuto e vive una fase di calma apparente.
E ora, proprio ora, è il momento di porsi interrogativi, di sollevare dubbi e soprattutto è importante non dimenticare.
BLU NOTTE – MISTERI ITALIANI
“La mattanza”
Dai silenzi sulla mafia al silenzio della mafia
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